Radici e Germogli

“Nella foresta quando i rami litigano le radici si abbracciano”
Proverbio africano

PSICOTERAPIA ESISTENZIALE

“L’approccio esistenziale dinamico si rifà alla struttura dinamica di base delineata da Freud, ma ne altera radicalmente il contenuto. La vecchia formula PULSIONE ANGOSCIA MECCANISMO DI DIFESA è sostituita da CONSAPEVOLEZZA ANGOSCIA MECCANISMO DI DIFESA DI UNA PREOCCUPAZIONE ULTIMA
Entrambe le formule presumono che l’angoscia sia il combustibile della psicopatologia; che le operazioni psichiche, alcune consce e altre inconsce, si evolvano per fronteggaire l’angoscia; che queste operazioni psichiche (meccanismi di difesa) costituiscano la psicopatologia; e che, anche se producono sicurezza, invariabilmente limitano la crescita e l’esperienza.
Una differanza considerevole tra questi due approcci dinamici è che la sequenza di Freud comincia con una “pulsione”, laddove una struttura esistenziale comincia con consapevolezza e paura.”

Irving D. Yalom – “Psicoterapia Esistenziale”

EMDR

“L’obiettivo del trattamento EMDR è metabolizzare rapidamente i residui disfunzionali del passato e trasformarli in qualcosa di utile. Essenzialmente, con l’EMDR l’informazione disfunzionale subisce un cambiamento spontaneo di forma e di significato – favorendo insight ed esperienze emotive che il paziente vive come valorizzanti, anziché autodenigratorie. (…) Queste procedure standardizzate sono state sviluppate per assicurare una attivazione ottimale del sistema innato di elaborazione delle informazioni . (…) 

Nel corso degli ultimi 10 anni la ricerca si è concentrata sull’indagine dei diversi meccanismi d’azione dell’EMDR. Attualmente viene ipotizzato che la stimolazione bilaterale che viene impiegata  durante le sedute di elaborazione:

  1. solleciti la memoria di lavoro;
  2. stimoli il riflesso di orientamento e la risposta parasimpatica associata; 
  3. eliciti gli stessi processi che caratterizzano il sonno REM (Rapid Eye Movement), o processi simili. ” 

Francine Shapiro – “EMDR. Il Manuale”

PSICOTERAPIA SENSOMOTORIA 

Il corpo parla in modo chiaro a chi sa come ascoltarlo. Le espressioni non verbali rivelano visibilmente ciò che le parole non riescono a descrivere: il “terrore muto” del trauma e le eredità di relazioni, precoci e spesso dimenticate, con le figure di attaccamento. Lo sfaccettato linguaggio del corpo illustra un’intera vita di gioie, dolori e battaglie, rivelate da schemi di tensione, movimento, gesti, postura, respiro, ritmo, prosodia, espressioni del viso, sensazioni, attivazione autonomica, deambulazione e altre sequenze di azioni. Le abitudini fisiche, implicite e automatiche, che si sviluppano nei contesti di traumi o dinamiche di attaccamento inadeguate limitano la nostra capacità di creare nuovi significati e di rispondere flessibilmente al qui-e-ora: in questo modo il futuro viene trasformato in una variante del passato(…)  Nella psicoterapia sensomotoria l’azione terapeutica viene concettualizzata non solo come interpretazione e attenzione alla narrativa e alle emozioni del paziente, ma anche come partecipazione e attenzione alle comunicazioni che avvengono al di sotto delle parole, nell’incontro corpo-a-corpo.””

Pat Ogden,Janina Fisher – “Psicoterapia Sensomotoria”

MINDFULNESS

“Meditazione significa imparare a svincolarsi dalla corrente, sedere sulla sua sponda, ascoltarla, trarne insegnamento e poi sfruttarne le energie per farci guidare anziché dominare. Questo processo non si svolge magicamente da solo. Richiede energia. Noi chiamiamo “pratica” o “pratica di meditazione” lo sforzo di coltivare la nostra capacità di vivere il presente”

Jon Kabat-Zinn  – “Dovunque tu vada ci sei già”

TERAPIE ESPRESSIVE

“I modelli di arte interagiscono in quello che io chiamo la connessione creativa. Quando ci muoviamo, questo tocca il modo in cui scriviamo o dipingiamo. Quando scriviamo o dipingiamo, questo tocca il modo in cui ci sentiamo e pensiamo. Durante il processo di connessione creativa, una forma d’arte stimola e nutre l’altra, portandoci ad un nucleo interno o essenza che è la nostra energia vitale. (…) Le arti espressive concernono l’uso emotivo e gli aspetti intuitivi di noi stessi in vari mezzi. Usare le arti in maniera espressiva significa andare nei nostri regni interiori e scoprire sensazioni ed esprimerle attraverso l’arte visiva, il movimento, il suono, la scrittura o il teatro”

Natalie Rogers – “ Terapie espressive centrate sulla persona”

NEUROSCIENZE APPLICATE

“La ricerca attuale sul cervello […] indica che la capacità del sistema nrvoso di cambiamenti plastici esperienza-dipendenti rimane nel corso di tutta la vita. C’è, infatti, un’evidenza molto specifica che la corteccia prefrontale limbica, più di ogni altra parte della corteccia cerebrale, conservi le capacità plastiche del primo sviluppo (Schoore 2003). La domanda ora è: come possiamo ottimizzare il potenziale intrinseco di plasticità del cervello, in special modo in quei cervelli congelati da un carico eccessivo di emozioni? Le esperienza dei clinici di neurofeedback supportano sicuramente l’idea della plasticità e suggeriscono, come fa il lavoro di Buzsaki (2006), che la plasticità risieda principalmente nell’abilità del cervello di cambiare i pattern di oscillazione, il suo ritmo e la sua organizzazione. Fornendo nuove informazioni ai vecchi ritmi ben collaudati bloccati nella ripetizione e nella reattività, il  neurofeedback può incoraggiare la plasticità del cervello e massimizzare la sua latente capacità di auto-organizzazione.”

Sebern F. Fisher – “Neurofeedback nel trattamento dei traumi dello sviluppo”