Biofeedback

“Il corpo sa tutto.”
Banana Yoshimoto

COS’E’

ll Biofeedback è una tecnica terapeutica che permette di apprendere a modificare la propria fisiologia al fine di migliorare la salute o incrementare la prestazione.
È una procedura non invasiva di autoregolazione attraverso la quale una persona impara a controllare le proprie risposte fisiologiche, mediante un sistema di registrazione che
utilizza una strumentazione elettronica e computerizzata per mostrare alla persona l’andamento dei propri parametri fisiologici.
Tale autoregolazione avviene attraverso un’informazione di tipo acustico o visivo (feedback) ottenuta in tempo reale con un segnale restituito dallo strumento e
proveniente dai seguenti parametri biologici della persona:

  • attività muscolare
  • sudorazione
  • temperatura periferica
  • frequenza cardiaca e variabilità cardiaca
  • frequenza respiratoria

APPLICAZIONI CLINICHE

Le applicazioni del biofeedback in ambito clinico sono numerose. La caratteristica che accomuna gli interventi è il principio del controllo di una funzione fisiologica attraverso un
circuito di feedback organizzato dal clinico che, dopo aver eseguito uno stress assessment e delineato il profilo psicofisiologico della persona, sceglie il parametro biologico da
retroazionare, più rilevante rispetto alla sintomatologia.
Le condizioni per cui è maggiormente indicato il Biofeedback sono:

  • Cefalea Muscolo Tensiva
  • Emicrania
  • Ipertensione
  • Disturbo da stress correlato
  • Ansia
  • Dolore cronico
  • Fibromialgia

Neurofeedback

“Non siamo macchine pensanti che si emozionano, ma macchine emotive che pensano”
Antonio Damasio

COS’E’

Il Neurofeedback è una tecnica attraverso la quale una persona impara ad autoregolare il proprio cervello. Tale capacità si acquisisce attraverso l’informazione che proviene
dall’elettroencefalogramma che viene registrato e visualizzato con un ritardo di pochi millisecondi sullo schermo di un computer.
Cambiamenti nel feedback (visivo o sonoro) dicono alla persona se l’attività cerebrale è nel range desiderato.
Si tratta di un metodo NON invasivo e non farmacologico attraverso il quale il cervello impara a produrre onde cerebrali  in specifiche ampiezze e in specifiche posizioni.
Fornendo al cervello un feedback immediato riguardo al proprio funzionamento, egli diventa capace di rieducare se stesso.

APPLICAZIONI CLINICHE DEL NEUROFEEDBACK

  • adhd (disturbo da deficit di attenzione e iperattivita’)
  • epilessia
  • cefalea
  • ansia
  • depressione
  • ptsd (disturbo post traumatico da stress)
  • ocd (disturbo ossessivo compulsivo)

COSA SUCCEDE DURANTE UNA SEDUTA DI NEUROFEEDBACK?

Concretamente durante una seduta di training la persona viene fatta accomodare su una poltrona, davanti alla quale viene posizionato un computer. Il terapeuta applica sul cuoio capelluto alcuni elettrodi che hanno la funzione di rilevare l’attività cerebrale sottostante e di trasmetterla direttamente al computer, il quale, dopo averla amplificata e convertita in segnali acustici e visivi di facile comprensione, la visualizza sullo schermo. In questo modo la persona vede in tempo reale l’andamento della propria attività cerebrale; i parametri selezionati verranno visualizzati sullo schermo sotto forma di video o animazioni che funzionano e si muovono solo se la persona mantiene lo stato di rilassamento, attenzione e concentrazione desiderata.

 
Fonte: G. Tan, F.Shaffer, R.Lyle,I. Teo, Evidence-based practice in Biofeedback & Neurofeedback – AAPD 2016